Quando si sceglie un mutuo tra le diverse offerte bancarie, è importante analizzare non solo il tasso di interesse, ma anche i costi e le condizioni accessorie che possono influire significativamente sulla convenienza complessiva del finanziamento. Di seguito, i principali parametri da tenere in considerazione.
1. Erogazione della somma al momento della stipula
Un elemento fondamentale da verificare è se la banca può erogare l’intero importo del mutuo contestualmente alla stipula del contratto. Questo aspetto è cruciale per evitare ritardi che potrebbero creare problemi nei rapporti con il venditore. Alcune banche offrono questa opzione senza costi aggiuntivi, mentre altre applicano commissioni. È quindi consigliabile informarsi sulle condizioni offerte, privilegiando soluzioni che non comportano spese extra o che prevedono costi minimi.
2. Importo dell'ipoteca rispetto al capitale erogato
Le banche generalmente richiedono che l’ipoteca iscritta sull’immobile sia superiore al capitale erogato. Nella prassi, l’importo ipotecato è spesso pari al 150% o 200% del mutuo, per coprire eventuali interessi e spese legali in caso di inadempimento. Questo valore è importante anche perché influisce sull’onorario notarile, calcolato proprio in base all’importo dell’ipoteca. È utile confrontare le condizioni proposte dalle diverse banche per individuare quella più vantaggiosa.
3. Costi accessori del mutuo
Oltre al tasso di interesse, bisogna considerare una serie di spese aggiuntive che possono aumentare l’importo complessivo del mutuo. Tra queste:
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Spese di istruttoria: Sono i costi per l’analisi e la gestione della pratica di mutuo. Di solito variano dallo 0,5% all’1% dell’importo erogato, ma alcune banche le azzerano come parte di offerte promozionali.
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Spese di perizia: Coprono la valutazione dell’immobile da parte di un perito incaricato dalla banca. Il loro importo dipende dall’istituto e dal tipo di immobile.
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Spese di incasso rata: Alcune banche applicano una commissione per l’addebito delle rate sul conto corrente, che può variare tra 1 e 3 euro a rata. Anche se sembra una cifra modesta, accumulata nel tempo può rappresentare una somma significativa.
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Spese di gestione e comunicazione: Possono includere costi per l’invio di comunicazioni periodiche o la gestione amministrativa del mutuo. È importante chiedere alla banca se queste spese sono previste e di che entità.
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Assicurazioni obbligatorie: La maggior parte delle banche richiede polizze assicurative sull’immobile (ad esempio, incendio e scoppio) e, in alcuni casi, polizze vita. Questi costi, spesso inclusi nel contratto, incidono sul costo totale del mutuo.
4. Confronto tra le offerte: il ruolo del TAEG
Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è lo strumento principale per confrontare le diverse offerte di mutuo. Questo indicatore tiene conto non solo del tasso di interesse nominale, ma anche di altre spese necessarie. Analizzare il TAEG consente di avere una visione chiara del costo reale del mutuo, facilitando la scelta dell’offerta più conveniente.
Il TAEG considera solo le spese necessarie e obbligatorie per l’ottenimento del mutuo (come spese di istruttoria, perizia e alcune assicurazioni obbligatorie), mentre altre spese, come incasso rata e comunicazioni, non ne fanno parte ma vanno comunque valutate per un’analisi completa del costo totale del mutuo.
Conclusione
La scelta di un mutuo richiede un’analisi accurata non solo delle condizioni di finanziamento, ma anche dei costi accessori e delle procedure previste. Considerare attentamente tutti questi aspetti, utilizzando il TAEG come criterio di confronto, permette di individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, evitando spiacevoli sorprese nel lungo periodo.