Il decreto di omologazione è un provvedimento emesso dal Tribunale per rendere efficace un accordo di separazione consensuale. L'accordo, sottoscritto attraverso una scrittura privata con l'assistenza di un Avvocato, viene sottoposto a verifica per garantirne legalità e adeguatezza. L’unico caso in cui può essere rifiutata l’omologazione è il contrasto con l’interesse dei figli, l’articolo 158 del Codice Civile al secondo comma recita: “quando l’accordo dei coniugi relativamente all’affidamento e al mantenimento dei figli è in contrasto con l’interesse di questi, il giudice riconvoca i coniugi indicando ad essi le modificazioni da adottare nell’interesse dei figli e, in caso di inidonea soluzione, può rifiutare allo stato l’omologazione”. In altre parole, se l’accordo tra i coniugi va in contrasto con le norme sull’affidamento e al mantenimento dei figli, il giudice convoca le parti per apportare modifiche nell'interesse dei figli o, in caso di mancata soluzione adeguata, può rifiutare l'omologazione.
il Presidente del Tribunale non può sindacare gli accordi patrimoniali stabiliti consensualmente dai coniugi, ma potrebbe intervenire se un accordo, anche in assenza di prole, pregiudica in modo evidente uno dei coniugi meno abbienti.
Il decreto di omologazione emesso dal Tribunale conferma le condizioni di separazione concordate nella separazione consensuale e costituisce un titolo esecutivo vincolante. Qualsiasi violazione può portare all'attivazione della procedura di espropriazione forzata. Le condizioni possono essere modificate in presenza di nuovi eventi che giustifichino la richiesta di modifica.